Match mattutino con un bel sole splendente, roba di lusso. Foligno-Cosenza omaggiano il gemellaggio tra le due società con il classico scambio dei gagliardetti a centrocampo. Si è vista una bella gara con un Cosenza sceso in campo con fame di punti ed un Foligno determinato che vuol guardare la parte alta della classifica. Le due squadre hanno equilibrato le forze e spesso sono state le singole occasioni a muovere il tabellino delle marcature ed un super gol di Bagiolini allo scadere dell'ultimo minuto di recupero.
Risultato: Foligno 5 - Cosenza 4 (1°T 1-1; 2°T 4-3)
In campo: Fraccalvieri Luca, Sampaolo, Barberio, Sacino, Pinto, Bagiolini, Bongallino, Angiola.
Reti: Barberio; Angiola, Bongallino (x2), Bagiolini.
Cartellini: nessuno
Primo tempo equilibratissimo con entrambe le squadre attente e ben posizionate, le azioni da gol sono risicate e dopo un lungo tratto a reti invariate il Cosenza va in gol con un rasoterra di Busto che trova un corridoio libero fra la difesa e il palo opposto. Mr Sacino fa subito entrare Bongallino ma è Barberio che con un pallonetto da centrocampo beffa il portiere con palla sotto la traversa. Si inverte il campo sul risultato di 1-1.
Il secondo tempo segue sulla scia del precedente ma si allarga qualche spazio in più a favore delle reti segnate. E' nuovamente il Cosenza ad andare in vantaggio e lo fa per due volte ma prima Angiola di testa su assist di Bongallino, poi lo stesso capitano/presidente riportano la situazione in parità. Il Cosenza vuole i 3 punti e con un siluro da centrocampo indirizzato in porta trova la deviazione d'anca di Sampaolo che spiazza il proprio portiere. Ma c'è nuovamente Bongallino che riacciuffa il pareggio con la personale doppietta.
Quando l'arbitro chiama i due minuti di recupero la gara sembra archiviata sul pareggio ma Il Dio Del Calcio è beffardo e il sei febbraio sceglie come proprio messia Antonio Bagiolini: dalla destra della propria difesa lancia un pallone al contagiri che gente profana oserebbe dire una spazzata o al più un cross ma che in realtà è una perfetta parabola che altissima sembra toccare il cielo e che diretta a fondo campo scende tra la nuca del portiere e la traversa. Gol!
Giusto il tempo di battere l'avvio e arriva il triplice fischio dell'arbitro mentre Bagiolini è ancora a terra nella sua sacra zolla che si sconvolge nella mistica esultanza.
4 commenti:
Catania e 6 Gennaio???
ahahahaha andate a riprendere antonio ..che sta ancora esultando sulla zolla ..l'ultima volta l'ho visto baciare il tappetino ..fate presto!
Erasmo
hehehehehe
Ecco l’intervista concessa da Antonio Bagiolini al Corriere del Mattino, a firma Pirro Papirro
Il senso di Bagiolini per il gol?
“E’ mestiere, talento, missione. Faccio gol per la gioia di aiutare la squadra. Sono felice solo se la palla fa quello che dico io. Il gol è liberazione. Solo dopo mi sento a posto, giusto”.
Poi però ringrazia. Quindi il gol non è totalmente suo?
“Ringrazio per il dono che ho ricevuto. Non l’ho trovato per terra. Sono stato bravo a coltivarlo e non è facile come sembra: devi quasi avere doti di preveggenza per intuire da dove arriva la palla e dove mandarla”.
Aveva idoli da ragazzino? Magari Recoba?
“Gli idoli non mi sono mai piaciuti. Il mio idolo era, ed è, il calcio. Mi è sempre piaciuto tutto: le gioie e i sacrifici, la corsa e la fatica, gli abbracci e le botte”.
Che Foligno è, questo di Mr. Sacino?
“Una squadra per lottare ad alto livello. Vogliamo rimanere tra il primo e il quarto posto e poi vedere cosa succede. Tutto può accadere”.
Almeno i film di G. Nuzzi li guarda?
“Ancora no. Ma sono curioso”.
Che idea si è fatto?
“Mi dicono che fanno ridere, sono leggeri. Le commedie mi piacciono”
Pirro Papirro (Corriere del Mattino)
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